La parola
humour (in italiano umorismo) deriva dal latino humorert-em (che significa liquido) e si avvicina molto al greco yg-ròs (che significa bagnato). La parola
humour sembra dunque derivare dalla medicina ippocratica che,appunto,
attribuiva ai liquidi l’influenza (positiva o negativa) sulla salute umana. L’essenza
dell’umorismo, così spiegata, pur avendo interpretazioni differenti in base al
campo interessato (scientifico, filosofico, narrativo..) risiede nel legame
intimo con l’emotività, con l’interiorità più intima e profonda dell’uomo.
Patch Adams diceva:
“L’humour è l’antidoto per tutti i mali.
Credo che il divertimento sia importante quanto l’amore. Alla fin fine,quando
si chiede alla gente cosa piaccia della loro vita, quello che conta è il
divertimento che provano, che si tratti di corse di automobili, di ballare, di
giardinaggio, di golf, di scrivere libri. La vita è un tale miracolo ed è così
bello essere vivi che mi chiedo perché qualcuno possa sprecare un solo minuto. Il
riso è la medicina migliore!”

“L’humour è un eccellente antidoto allo stress.
Poiché le reazioni umani amorevoli sono così salutari per la mente, vale la
pena sviluppare un lato umoristico. Ho raggiunto la conclusione che l’umorismo
sia vitale per sanare i problemi dei singoli, delle comunità e delle società. Sono
stato un clown di strada per trent’anni e ho tentato di rendere la mia vita
stessa una vita buffa. Non nel senso in cui si usa oggi questa parola, ma nel
senso originario. “Buffo” significava buono, felice, fortunato, gentile e
portatore di gioia. Indossare un naso di gomma ovunque io vada ha cambiato la
mia vita.”
(Patch Adams)
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