mercoledì 20 novembre 2013

ASSOCIAZIONE "IL PICCOLO PRINCIPE"

Poco tempo fa sono venuta a conoscenza di un' organizzazione di volontariato di cui vorrei parlarvi: IL PICCOLO PRINCIPE.
Questa è un' associazione di clown che hanno una missione del tutto nobile: migliorare la qualità della vita alle persone attraverso la promozione de SORRISO.
Questa onlus è nata dall’entusiasmo di dodici persone, ritrovate tutte insieme dietro a un tavolo di una pizzeria; un’associazione che è partita e ha all’attivo 9 dottor clown: 9 vite, 9 storie, 9 presenti intersecati inevitabilmente tra loro.
Il loro servizio è destinato in particolare alle persone ricoverate, che devono affrontare una permanenza ospedaliera di breve o lunga durata, un intervento chirurgico, un esame invasivo, una chemioterapia o che si trovano a vivere qualsiasi altra situazione che possa generare sofferenza, preoccupazione, rassegnazione e solitudine.
Il punto è partire dalla persona. Si devono sicuramente imparare le tecniche, fare i percorsi formativi su varie tematiche, dall’aspetto igienico-sanitario a quello psicologico, a quello clowneristico, perché questo serve per essere dottor-clown. Ma la cosa più importante è partire dal concreto guardando alla realtà che si ha davanti! Questo suggerisce anche il metodo, la tipologia d’intervento da usare. Il punto è entrare in contatto, in rapporto con chi ti sta di fronte.
La modalità scelta per la realizzazione di questo obiettivo è quella della CLOWN TERAPIA svolta proprio dai dottor clown (volontari e professionisti) formati per intervenire consapevolmente nei reparti ospedalieri.
Ogni intervento tiene conto del soggetto che si ha davanti ed è adattato alla necessità concreta del momento e alla persona che si ha di fronte, con i suoi bisogni, i suoi stati d’animo, le sue attese, come pure il suo desiderio di stare meglio. Le risate, il gioco, la musica, l'improvvisazione (…) tutto serve per comunicare alla persona che si è lì per lei, perché lei vale!
Accade spesso che il dottor clown rimanga in silenzio, ascolti, condivida i sentimenti con chi soffre. Ciò non è silenzio, in realtà, ma è un momento pieno di empatia e comunicazione.
Lo sconforto, la sofferenza di queste persone non è da intendere come una sconfitta per la terapia del sorriso, anzi, è un modo ulteriore per far sentire la presenza di un conforto, di una via di luce da seguire.
Beh che dire?!?!
Continuate così, non mollate mai perché un dolore condiviso si dimezza, ma una gioia ed un sorriso se condivisi raddoppiano!
associazione Il piccolo principe

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