venerdì 17 maggio 2013

Risposta ad una lettrice


Ieri con piacere ho ricevuto una mail privata da Cinzia, una ragazza che ha letto la scheda del film “Patch Adams” pubblicata il giorno stesso (16 Maggio 2013).

Sono molto felice di rispondere alla prima richiesta di una lettrice: Cinzia mi domanda informazioni riguardanti le due importanti citazioni che si sentono una all’inizio e l’altra suddivisa in due fasi del film “Patch Adams”.
All’inizio del film,parlando dei propri problemi mentali, quelli che appunto spinsero Patch ad internarsi in un ospedale psichiatrico, il protagonista cita la prima terzina della Divina Commedia:
 
“ Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai per una selva oscura
Che la diritta via era smarrita.”
(Divina Commedia, Dante, Inferno, Canto I)

Con tale citazione Patch Adams accomuna se stesso allo stesso Dante Alighieri nello smarrire la giusta via.
Durante il film, poi, sempre il protagonista recita una bellissima poesia di Pablo Neruda ovvero Sonetto XVII; ciò che risulta particolarmente commovente è il fatto che Patch ne legga entrambe le parti a Carin, la ragazza di cui si era innamorato, la prima volta durante la sua festa di compleanno, e sulla sua tomba la seconda parte (ovvero le ultime due strofe).

“ Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
O freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
Dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che scese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.”
(Pablo Neruda, Sonetto XVII)

( entrando in questo link potrete vedere gli spezzoni del film riguardanti la poesia di P. Neruda)

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