Ieri con piacere ho ricevuto una
mail privata da Cinzia, una ragazza che ha letto la scheda del film “Patch
Adams” pubblicata il giorno stesso (16 Maggio 2013).
Sono molto felice di rispondere
alla prima richiesta di una lettrice: Cinzia mi domanda informazioni
riguardanti le due importanti citazioni che si sentono una all’inizio e l’altra
suddivisa in due fasi del film “Patch Adams”.
All’inizio del film,parlando dei
propri problemi mentali, quelli che appunto spinsero Patch ad internarsi in un
ospedale psichiatrico, il protagonista cita la prima terzina della Divina Commedia:
“ Nel mezzo del cammin di nostra
vita
Mi ritrovai per una selva oscura
Che la diritta via era smarrita.”
(Divina
Commedia, Dante, Inferno, Canto I)
Con tale citazione Patch Adams accomuna
se stesso allo stesso Dante Alighieri nello smarrire la giusta via.
Durante il film, poi, sempre il
protagonista recita una bellissima poesia di Pablo Neruda ovvero Sonetto XVII; ciò che risulta
particolarmente commovente è il fatto che Patch ne legga entrambe le parti a
Carin, la ragazza di cui si era innamorato, la prima volta durante la sua festa
di compleanno, e sulla sua tomba la seconda parte (ovvero le ultime due
strofe).
“ Non t’amo come se fossi rosa di
sale, topazio
O freccia di garofani che
propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose
oscure,
segretamente, tra l’ombra e
l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce
e reca
Dentro di sé, nascosta, la luce
di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro
nel mio corpo
il concentrato aroma che scese
dalla terra.
T’amo senza sapere come, né
quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi
né orgoglio:
così ti amo perché non so amare
altrimenti
che così, in questo modo in cui
non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul
mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i
tuoi occhi col mio sonno.”
(Pablo
Neruda, Sonetto XVII)
( entrando in questo link potrete vedere gli spezzoni del film riguardanti la poesia di P. Neruda)
Spero di essere stata d'aiuto.
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