martedì 18 febbraio 2014

Animali con il "naso rosso"

La Pet Therapy, ovvero l’uso terapeutico degli animali da compagnia, ha messo in luce un nuovo rapporto uomo-animale. Essa, viene anche definita "terapia dolce", proprio in virtù degli effetti benefici che possono essere riscontrati sia sotto il profilo psico-emozionale che fisico nei pazienti ai quali viene praticata.

Il rapporto che si viene ad instaurare tra il soggetto e l’animale intende sostenere lo sviluppo del versante  affettivo-emozionale, di quello ludico e di quello psicomotorio.  Infatti queste aree risultano compromesse a differenti gradi nelle persone autistiche.
La relazione che si crea  tra il soggetto autistico e l’operatore di Pet Therapy è  spontanea e flessibile ma allo stesso tempo anche programmata, tesa al raggiungimento degli obiettivi della terapia rispettando sempre le peculiarità del paziente. L’animale si inserisce all’interno di questa relazione come "mediatore emozionale" e come "catalizzatore" dei processi socio-relazionali. La Pet Therapy non è un tipo di terapia invasiva ed esclusiva, ma si inserisce all’interno di un più ampio progetto psicoeducativo già in atto, secondo un’ottica di integrazione individualizzata delle diverse strategie.

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