mercoledì 20 novembre 2013

Davvero la "terapia del sorriso" aiuta?

Spesso sentiamo dire: "Ridi, che ti si allunga la vita!"
Beh, diciamo che non è una sciocchezza! Sono stati dimostrati numerosi benefici provenienti dalla terapia del sorriso.
I benefici psicofisici della “clown-terapia”:
  • Aumento della frequenza cardiaca;
  • Maggiore circolazione sanguigna;
  • Maggior ossigenazione e picchi di crescita del sistema immunitario (maggiori rispetto a situazioni di “normalità” di un individuo).

Tutto ciò è dimostrato dai risultati di numerose sperimentazioni in corsia e dagli ampi studi compiuti dalla PSICO NEUROENDOCRINO IMMUNOLOGIA; ovvero la branca della medicina che da venticinque anni ormai valuta il miglioramento della qualità della vita negli enti ospedalieri.

ASSOCIAZIONE "IL PICCOLO PRINCIPE"

Poco tempo fa sono venuta a conoscenza di un' organizzazione di volontariato di cui vorrei parlarvi: IL PICCOLO PRINCIPE.
Questa è un' associazione di clown che hanno una missione del tutto nobile: migliorare la qualità della vita alle persone attraverso la promozione de SORRISO.
Questa onlus è nata dall’entusiasmo di dodici persone, ritrovate tutte insieme dietro a un tavolo di una pizzeria; un’associazione che è partita e ha all’attivo 9 dottor clown: 9 vite, 9 storie, 9 presenti intersecati inevitabilmente tra loro.
Il loro servizio è destinato in particolare alle persone ricoverate, che devono affrontare una permanenza ospedaliera di breve o lunga durata, un intervento chirurgico, un esame invasivo, una chemioterapia o che si trovano a vivere qualsiasi altra situazione che possa generare sofferenza, preoccupazione, rassegnazione e solitudine.
Il punto è partire dalla persona. Si devono sicuramente imparare le tecniche, fare i percorsi formativi su varie tematiche, dall’aspetto igienico-sanitario a quello psicologico, a quello clowneristico, perché questo serve per essere dottor-clown. Ma la cosa più importante è partire dal concreto guardando alla realtà che si ha davanti! Questo suggerisce anche il metodo, la tipologia d’intervento da usare. Il punto è entrare in contatto, in rapporto con chi ti sta di fronte.
La modalità scelta per la realizzazione di questo obiettivo è quella della CLOWN TERAPIA svolta proprio dai dottor clown (volontari e professionisti) formati per intervenire consapevolmente nei reparti ospedalieri.
Ogni intervento tiene conto del soggetto che si ha davanti ed è adattato alla necessità concreta del momento e alla persona che si ha di fronte, con i suoi bisogni, i suoi stati d’animo, le sue attese, come pure il suo desiderio di stare meglio. Le risate, il gioco, la musica, l'improvvisazione (…) tutto serve per comunicare alla persona che si è lì per lei, perché lei vale!
Accade spesso che il dottor clown rimanga in silenzio, ascolti, condivida i sentimenti con chi soffre. Ciò non è silenzio, in realtà, ma è un momento pieno di empatia e comunicazione.
Lo sconforto, la sofferenza di queste persone non è da intendere come una sconfitta per la terapia del sorriso, anzi, è un modo ulteriore per far sentire la presenza di un conforto, di una via di luce da seguire.
Beh che dire?!?!
Continuate così, non mollate mai perché un dolore condiviso si dimezza, ma una gioia ed un sorriso se condivisi raddoppiano!
associazione Il piccolo principe

martedì 11 giugno 2013

Siate forti!

Ci sono bambini malati di tumore, costretti a sottoporsi a cure di chemioterapia. 
La chemioterapia fa soffrire, rende deboli e rende tristi. 
Un bambino dovrebbe sorridere, ma per quelle piccole creature
che, purtroppo, sono malate alla loro tenera età non è così semplice. 
Questi contenitori con il simbolo dei supereroi forse rendono 
le terapie meno dolorose, queste semplici scatole colorate
che, nascondono le flebo, forse li fanno sentire più al sicuro.

E’ un’invenzione dolce, è una strategia semplice per rendere meno pesante la permanenza dei più piccoli in ospedale. Forse, vedendo lo stemma del loro supereroe preferito, potrebbero pensare di poter ricevere un liquido speciale, che li rende più forti.

Ogni bambino, infondo, vorrebbe essere un supereroe!


venerdì 7 giugno 2013

L’humour, antidoto per tutti i mali

La parola humour (in italiano umorismo) deriva dal latino humorert-em (che significa liquido) e si avvicina molto al greco yg-ròs (che significa bagnato). La parola humour sembra dunque derivare dalla medicina ippocratica che,appunto, attribuiva ai liquidi l’influenza (positiva o negativa) sulla salute umana. L’essenza dell’umorismo, così spiegata, pur avendo interpretazioni differenti in base al campo interessato (scientifico, filosofico, narrativo..) risiede nel legame intimo con l’emotività, con l’interiorità più intima e profonda dell’uomo.

Patch Adams diceva:   
                              
“L’humour è l’antidoto per tutti i mali. Credo che il divertimento sia importante quanto l’amore. Alla fin fine,quando si chiede alla gente cosa piaccia della loro vita, quello che conta è il divertimento che provano, che si tratti di corse di automobili, di ballare, di giardinaggio, di golf, di scrivere libri. La vita è un tale miracolo ed è così bello essere vivi che mi chiedo perché qualcuno possa sprecare un solo minuto. Il riso è la medicina migliore!”

L’Humour è sempre stato ritenuto salutare. La ricerca ha dimostrato che il riso aumenta la secrezione di sostanze chimiche naturali, catecolamine ed endorfine, che fanno sentire vivaci e in forma. Diminuisce invece la secrezione di cortisolo e abbassa il livello di sedimentazione, il che implica una stimolazione della risposta immunitaria. L’ossigenazione del sangue incrementa e l’aria residua nei polmoni diminuisce. Le pulsazioni del cuore inizialmente diventano più rapide e la pressione del sangue aumenta, poi le arterie si rilassano, causando la diminuzione di pulsazioni e pressione. La temperatura della pelle si alza a causa di una circolazione periferica maggiore. L’umorismo, la risata, sembrano avere un effetto positivo su molti problemi cardiovascolari e respiratori.


“L’humour è un eccellente antidoto allo stress. Poiché le reazioni umani amorevoli sono così salutari per la mente, vale la pena sviluppare un lato umoristico. Ho raggiunto la conclusione che l’umorismo sia vitale per sanare i problemi dei singoli, delle comunità e delle società. Sono stato un clown di strada per trent’anni e ho tentato di rendere la mia vita stessa una vita buffa. Non nel senso in cui si usa oggi questa parola, ma nel senso originario. “Buffo” significava buono, felice, fortunato, gentile e portatore di gioia. Indossare un naso di gomma ovunque io vada ha             cambiato la mia vita.”



(Patch Adams)

Chi è davvero Patch Adams?

Hunter Doherty “Patch” Adams, nato a Washington il 28 Maggio del 1945, è un medico statunitense, scrittore, cittadino diplomatico ed attivista sociale.
A causa dei trasferimenti continui del padre (ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti), lui e la sua famiglia vissero alcuni anni in Germania, in Giappone, in Texas e in Oklahoma. Durante la sua permanenza in Germania vinse il primo premio alla “Fiera Europea della Scienze” con il suo sbalorditivo progetto chiamato “L’effetto della gibberellina sulle coltivazioni intensive”.
D’un tratto la sua vita cambiò; a soli 16 anni perse il padre malato di cuore. Di questa esperienza lui dice: ”Non appena io e mio padre eravamo diventati amici lo persi”.
Dopo questa perdita lui e la famiglia si trasferirono da uno zio in Virginia: Patch divenne un alunno ribelle ed incontrollabile, scriveva articoli contro la segregazione, l’ipocrisia religiosa e la guerra. Nello stesso periodo si ammalò di ulcera; la ragazza che amava (di nome Donna) lo lasciò; lo zio, che era divenuto una sorta di surrogato del padre, si suicidò. Furono i tre anni più movimentati della sua vita.
Più volte il ragazzo pensò di togliersi la vita, fino a che un giorno andò da sua madre e le disse: “Ho provato ad uccidermi. E’ meglio che mi ricoveri in un ospedale psichiatrico.”
La guarigione e soprattutto la sua apertura alla vita furono dovute alla famiglia, agli amici, ma soprattutto all’incontro con Rudy. Rudy era il suo compagno di stanza, soffriva di solitudine. Grazie a quest’esperienza, Patch, comprese di essere in grado di aiutare chi soffriva senza l’aiuto e il supporto di farmaci, ma semplicemente utilizzando terapie ludiche. Ecco quindi che IL SORRISO, la spensieratezza diventano la ricetta per cominciare un progetto di guarigione molto più efficace di qualsiasi altra terapia medica; era importante avere un rapporto diretto e personale con il paziente, non somministrargli medicinali chimici!
Dopo essere stato dimesso dall’ospedale psichiatrico, si decise ad iscriversi al Medical College in Virginia. L’ambiente accademico, molto rigoroso, non accettò il modo rivoluzionario con cui Patch intendeva curare i pazienti. Venne accusato di “troppa allegria” e minacciato di espulsione quando, per più volte, lo sorpresero ad intrattenere i pazienti con le sue trovate comiche (senza il consenso). Ma ottenne la laurea nel 1971. Animato dalla volontà di mettere in pratica le sue teorie mediche del tutto alternative, Patch Adams trasformò la casa in cui viveva in una clinica aperta a chi soffre. Insieme ad un gruppo di volontari riuscì, in dieci anni, a curare gratuitamente circa 15000 malati. Nel 1977 comprò un terreno nel North Carolina dove progettò di costruire una vera e propria clinica che, vista dall’alto, avrebbe dovuto avere la sagoma di un clown.
La “ricetta Adams” si basa sulla combinazione di umorismo e divertimento, che rappresentano, per lui, “ingredienti” essenziali per la guarigione fisica e mentale. Il Gesundheit Institute è una struttura sanitaria alternativa, basata sulla potente connessione tra ambiente e benessere e sulla convinzione che non si possa separate la salute dell’individuo da quella della famiglia, della comunità e dal Mondo. Il Gesundheit Institute è concepito come una casa aperta a tutti. All’ingresso di questa struttura infatti si può leggere:
“ Per noi guarire non è solo prescrivere medicine e terapie ma lavorare insieme condividendo tutto in uno spirito di gioia e cooperazione. La salute si basa sulla felicità – dall’abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l’estasi nella natura delle arti.”

Il 29 Gennaio 1997 ricevette un premio per la Pace. Il 20 Aprile 2007 gli venne conferita la laurea honoris in pedagogia dall’Università di Bologna.




giovedì 30 maggio 2013

I veri supereroi!


A QUANTO PARE I SUPEREROI NON SI SONO SCORDATI DI NOI!!!


L' ultimo avvistamento è stato il giorno di Halloween a Pittsburgh. questa volta, però, i beniamini dei più piccoli (e non solo), non hanno attirato l'attenzione con le loro eroiche missioni contro il male, lotte per la pace o salvataggi miracolosi; hanno fatto qualcosa di ancora più speciale.


E’ la mattina del 31 Ottobre 2012, e i bambini ricoverati nell’ospedale di Pittsburgh si stanno svegliando e…

“Cosa?!?!?!?! Spiderman sta pulendo i vetri della mia camera???”


 Sembra impossibile, i bambini si affacciano alle loro finestre per vedere da vicino i loro eroi preferiti. Si trattava di Batman, Spiderman, Superman e Capitan America.
Penso sia inutile descrivere lo stupore e la felicità di quei bambini che, nel giro di pochi attimi, da ragazzini sfortunati, si sono sentiti quelli più fortunati del Mondo.
Questi sono i veri eroi e sarebbe giusto pubblicizzarli il più possibile!

venerdì 17 maggio 2013

Risposta ad una lettrice


Ieri con piacere ho ricevuto una mail privata da Cinzia, una ragazza che ha letto la scheda del film “Patch Adams” pubblicata il giorno stesso (16 Maggio 2013).

Sono molto felice di rispondere alla prima richiesta di una lettrice: Cinzia mi domanda informazioni riguardanti le due importanti citazioni che si sentono una all’inizio e l’altra suddivisa in due fasi del film “Patch Adams”.
All’inizio del film,parlando dei propri problemi mentali, quelli che appunto spinsero Patch ad internarsi in un ospedale psichiatrico, il protagonista cita la prima terzina della Divina Commedia:
 
“ Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai per una selva oscura
Che la diritta via era smarrita.”
(Divina Commedia, Dante, Inferno, Canto I)

Con tale citazione Patch Adams accomuna se stesso allo stesso Dante Alighieri nello smarrire la giusta via.
Durante il film, poi, sempre il protagonista recita una bellissima poesia di Pablo Neruda ovvero Sonetto XVII; ciò che risulta particolarmente commovente è il fatto che Patch ne legga entrambe le parti a Carin, la ragazza di cui si era innamorato, la prima volta durante la sua festa di compleanno, e sulla sua tomba la seconda parte (ovvero le ultime due strofe).

“ Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
O freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
Dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che scese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.”
(Pablo Neruda, Sonetto XVII)

( entrando in questo link potrete vedere gli spezzoni del film riguardanti la poesia di P. Neruda)

giovedì 16 maggio 2013

"Patch Adams" Il Film


Non conoscevo la Clownterapia, nessuno me ne aveva mai parlato e soprattutto non pensavo che un sorriso potesse essere così importante per la guarigione.
Il mio primo ricordo riguardante questa pratica si sovrappone ai ricordi del film “Patch Adams”, un film che reputo un vero e proprio capolavoro!
TRAMA DEL FILM:
1969: dopo aver tentato di uccidersi, Hunter Adams (Robin Williams) si interna in un ospedale psichiatrico ed attraverso la conoscenza di un paziente, il ricco Arthur Mendelson, impara a “vedere oltre” (sarà proprio questo paziente a dargli il soprannome di Patch).
Una volta dimessosi dalla clinica decide di riprendere gli studi e laurearsi in medicina per assecondare la propria inclinazione ad iutare il prossimo. Si iscrive così all’università dove conosce Mitch Roman, uno studente saccente e serio, Carin Fisher, una ragazza che evita i contatti sociali, e Truman Schiff, l’unico con cui stringe subito amicizia. Insieme al nuovo amico, Patch testa le reazioni del buon umore sulle persone, con idee bizzarre e sempre divertenti.
Nonostante la sua verve e i suoi numerosissimi impegni Patch riesce ad ottenere ottimi risultati con pochi sforzi, suscitando così l’invidia e la rabbia di Mitch, e soprattutto l’attenzione di Carin.
Grazie alla ragazza e all’amico Truman, Patch riesce ad aprire una clinica gratuita ristrutturando un vecchio cottage immerso nel verde: ora il sogno diventa realtà! Il fatto che la permanenza nel cottage fosse gratuita era una vera novità negli Stati Uniti, in cui le cure mediche sono totalmente a pagamento.
Ma come ogni momento felice, anche quello di Patch viene spezzato; gli viene comunicato che Carin, di cui lui si era innamorato, è stata uccisa da un paziente disturbato mentalmente che, dopo averle sparao con un fucile si era tolto anch’egli la vita. L’episodio butta a terra tutta l’energia positiva del protagonista che dopo poco tenta il suicidio. A fermare il folle gesto interviene una farfalla che, dopo essersi appoggiata sulla sua borsa da medico, gli si appoggia sul cuore; Patch capisce che sarebbe stupido far morire il cottage con Carin e che l’aiuto attraverso il sorriso non poteva faermarsi.
Patch torna subito alla realtà: le sue trovate goliardiche gli costeranno numerosi richiami e una possibile bocciatura. Dopo aver consultato Mitch, affronta la Commissione Medica, dove pronuncerà il discorso che lo ha reso celebre per i suoi contenuti e ispiratore di molte teorie di medicina olistica.
La Commissione rimane affascinata dal suo modo innovativo di concepire il paziente e lo assolve, consigliando al decano Walcott, che l’aveva proposto per l’espulsione, un po di “eccessiva felicità”, termine comparso nel fascicolo personale di Patch. Il trionfo nonché l’applauso è pieno e continuato, in quanto studenti, amici, colleghi, pazienti ed infermieri, a stretto contatto con lui, sono lì per testimoniare affatto ed i risultati raggiunti con la nuova terapia.

SCHEDA DAL FILM:

ANNO: 1998
GENERE: Biografico, Commedia, Drammatico
REGIA: Tom Shadyac
SCENEGGIATURA: Steve Oedekerk
ATTORI: Robin Williams, Monica Potter, Daniel London, Philip Seymour Hoffman, Bob Gunton, Josef Sommer, Irma P. Hall, Frances Lee McCain, Harve Presnel, Daniella Kuhn, Peter Coyote, James Greene, Michael Jeter, Harold Gould, Bruce Bohne, Randy Oglesby, Bonnie Johnson, Harry Groener, Ryan Hurst, Michael Rae Sommers.

venerdì 10 maggio 2013

Il mio primo post


Ciao a tutti, ho creato questo blog per diffondere informazioni utili riguardo la "Clownterapia" e altre attività create su misura per i più piccoli che all'interno delle mura ospedaliere necessitano di avere un'infanzia felice.

« L’humour è l’antidoto per tutti i mali. Credo che il divertimento sia importante quanto l’amore. Alla fin fine, quando si chiede alla gente che cosa piaccia loro della vita, quello che conta è il divertimento che provano, che si tratti di corse di automobili, di ballare, di giardinaggio, di golf, di scrivere libri. La vita è un tale miracolo ed è così bello essere vivi che mi chiedo perché qualcuno possa sprecare un solo minuto! Il riso è la medicina migliore »
(Patch Adams)